Descrizione
Un’indagine acuta e variegata prende forma in Working Class Virus e s’interroga sui cambiamenti che il Covid-19 ha portato sulle nostre vite in termini di crisi del lavoro, senso della paura, percezione della morte, approccio al futuro, significato della vita.
Necrofori, escort, sacerdoti, homeless, Sinti, edicolanti, tassisti, foodracers, soccorritori della Croce Bianca, vicini di casa e gente comune incrociata al supermercato, sono i protagonisti di quest’analisi cruda e dissacrante da cui trapela una visione ironica della realtà contemporanea. Nel progetto emerge un desiderio di rinascita: come a suggerire che dal lockdown professionale, fisico e mentale in cui è costretta la società sia ancora possibile guardare oltre.
Il libro contiene le prefazioni di Oliviero Toscani e Denis Curti.
“Durante i primi giorni del lockdown ho passato molto tempo a pormi delle domande su come potessi raccontare questo particolare periodo storico fatto di sospensione, paura e incertezza. Ho cominciato a lavorare sull’autoritratto, poi ho scattato una serie di fotografie alla mia compagna e ai miei vicini di casa; in seguito, ho deciso di provare ad allargare il racconto anche al mondo esterno. Sono uscito di casa, nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza, e sono andato a fotografare le persone che ho trovato lungo il percorso. Rider, senzatetto, prostitute, supermercati, preti, trasporti funebri, comunità sinti, volontari della Croce Bianca e molto altro: il risultato è un’indagine che si interroga sui cambiamenti che il Covid-19 ha portato nelle nostre vite in termini di crisi del lavoro, senso della paura, percezione della morte, approccio al futuro, significato della vita. Un insieme di personaggi che sono i protagonisti quest’analisi cruda e dissacrante, da cui trapela una visione ironica della realtà contemporanea.” Fabrizio Spucches – tratta da un’intervista a RollingStone.
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